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Un nuovo Whatsapp? Ecco Signal: caratteristiche e vantaggi

Da quando è stata creata, Whatsapp ha totalmente trasformato il mondo delle comunicazioni. In questo specifico ambito, si tratta senza dubbio dell’applicazione – almeno – del decennio. Innegabile infatti come costituisca ormai una solida base per i rapporti relazionali, di qualsiasi genere, nell’attuale società. Certo, le alternative esistono, ma sembrano ricoprire più il ruolo di prodotto di nicchia che quello di reali competitors. Almeno, fino ad oggi: il monopolio di Whatsapp potrebbe infatti essere spezzato. O almeno, questo sembra essere l’ambizioso progetto di Signal.

La “sfidante” si candida a prossima rivoluzionaria novità di massa, ma dovrà fare i conti con un vero e proprio colosso. L’applicazione per messaggistica nata dalle menti di Han Koum e Brian Acton nel 2009 infatti, a poco più di 10 anni di distanza, raggiunge oggi ben 180 paesi, per un totale di più di due miliardi di utenti attivi in tutto il mondo. Numeri strabilianti, ma che non sorprendono chi è ormai abituato ad affidarsi a questo sistema di comunicazione. Immediato, economico, in costante aggiornamento. E che con il passare del tempo ha offerto sempre nuove possibilità, come i messaggi vocali ed addirittura le chiamate.

WHATSAPP: IL NUOVO COMPETITOR È SIGNAL

Ma andiamo a scoprire tutto quel che c’è da sapere su colei che si candida a concorrente numero uno per il leader del prodotto. Signal approda sul mercato già nel 2014, offrendo per l’appunto un’alternativa a WhatsApp basata sostanzialmente sugli stessi principi e finalità: la messaggistica istantanea.

Finora però non ha riscosso il successo che probabilmente si aspettava di ottenere, ed il suo utilizzo è stato abbastanza ristretto a livello globale. La sua diffusione si è infatti limitata ad un pubblico più di nicchia, che ha preferito utilizzare il prodotto creato da Open Whisper Systems piuttosto che quello più mainstream. Per quale motivazione? La maggiore sicurezza garantita.

Gli utenti sono infatti stati sino ad ora, per gran parte, quelle tipologie di figure professionali che necessitano per il proprio lavoro di un elevatissimo livello di sicurezza e protezione della privacy relativa ai messaggi inviati e ricevuti. Un elemento che, tra tutti, Whatsapp non può effettivamente garantire al momento. Anzi, per quanto riguarda questa tematica sono state negli anni numerose le segnalazioni di falle da parte dell’applicazione oggi di Zuckerberg, mentre il nuovo competitor fa di essa il principale punto di forza.

SIGNAL: IL PUNTO DI FORZA È LA SICUREZZA

Seppur per l’appunto nota nell’ambiente per questa importantissima caratteristica, adesso Signal non si accontenta più. Ora il team alle sue spalle sembra essere deciso nel tentare una “scalata globale” con l’obiettivo di aumentare esponenzialmente la conoscenza mediatica di questo prodotto. Signal è un software libero e open source, ed è oltretutto disponibile sia per le piattaforme Android che per quelle iOS, ma anche per desktop: l’applicazione si sposa perfettamente con Windows, Mac e Linux. Quali sono quindi gli obiettivi della compagnia?

Non soltanto valorizzare e incrementare ulteriormente la sicurezza fornita, ma migliorare anche sotto gli altri punti di vista. E rapidamente. Gli sviluppatori stanno lavorando proprio in questo periodo per cercare di raggiungere quel livello, quello di Whatsapp, tanto ambito. E infatti negli ultimi mesi le innovazioni sono numerose e sensibili: dagli stickers alle reazioni, le novità presenti sull’applicazione si sprecano.

Non a caso negli ultimissimi tempi si registrano i primi risultati, con un aumento dei download che è accresciuto sino a sfondare il tetto dei 100 milioni. Fermo restando che l’applicazione “in verde” rimane ancora lontana, si tratta certamente di numeri da non sottovalutare per quello che fino a pochissimo tempo fa era a tutti gli effetti un prodotto estremamente di nicchia. Il progetto di Signal è ambizioso, ma deve essere preso assolutamente in considerazione.

fonte: kontrokultura.it

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