Nell’ambito della sicurezza negli ambienti di lavoro una figura centrale è quella del responsabile del servizio di prevenzione e protezione (in breve identificato con la sigla RSPP).
L’RSPP fa parte del Servizio di Prevenzione e Protezione (SPP) ovvero l’insieme delle persone, dei mezzi e delle procedure atti a proteggere i lavoratori di un’azienda dai rischi professionali.
Il datore di lavoro deve assicurarsi che il proprio RSPP riceva un’adeguata formazione e che effettui i successivi aggiornamenti periodici.
Il piano formativo che deve seguire il RSPP cambia in base al settore in cui opera l’azienda; infatti, ogni attività produttiva presenta rischi professionali differenti per i lavoratori.
Abbiamo ad esempio il rischio basso che si riscontra generalmente per gli impiegati dediti all’attività al videoterminale: qui il pericolo per la salute dei lavoratori è legato alla postura alla scrivania, spesso mantenuta scorretta per diverse ore consecutive, che può essere causa di mal di schiena, cervicale, problemi alla vista.
Infatti, anche la tipologia di poltrona in dotazione al lavoratore è molto importante, così come l’illuminazione dell’ufficio in cui trascorre fino a 8 ore ogni giorno.
Il rischio medio invece è quello a cui può essere esposto il magazziniere che solleva pesi e guida il muletto o l’operaio generico su catena di montaggio.
Il rischio alto naturalmente riguarda gli operatori dei settori che implicano il contatto con agenti chimici, come ad esempio chi si occupa della rimozione dell’amianto.
Formazione e-learning e con videoconferenza per RSPP con i moduli A, B, C.
Il modulo A rappresenta la base ovvero le prime ma fondamentali nozioni che l’RSPP deve acquisire per poter adempiere alla sua mansione di garante e supervisore della sicurezza dei lavoratori. E’ possibile svolgere interamente in modalità e-learning. Consiste in 28 ore di corso.
Il requisito minimo richiesto è un titolo di studio non inferiore al diploma di istruzione secondaria superiore oppure dimostrare di avere già svolto almeno per 6 mesi una delle funzioni richiamate nel profilo del RSPP.
Il secondo step è il modulo B, corso di 48 ore, che attribuisce al RSPP le competenze per saper riconoscere i potenziali rischi presenti nell’ambiente di lavoro e nelle modalità di svolgimento dello stesso.
Al termine della formazione del modulo B, l’RSPP sarà in grado di valutare e intervenire apportando, se necessario, migliorie nell’iter che deve garantire la sicurezza.
I requisiti richiesti sono un titolo di studio non inferiore al diploma di istruzione secondaria superiore e un attestato che provi il superamento del modulo A.
Il modulo B prevede anche ulteriori corsi di formazione:
- modulo B-SP1: specializzazione di 12 ore per il settore ATECO A – Agricoltura, pesca e silvicoltura;
- modulo B-SP2: specializzazione di 16 ore per il settore ATECO B – Estrazione di minerali da cave e miniere e settore ATECO F – Costruzioni;
- modulo B-SP3: specializzazione di 12 ore per il settore ATECO Q – Sanità e assistenza sociale;
- modulo B-SP4: specializzazione di 16 ore per il settore ATECO C – Attività manifatturiere.
Il modulo C della durata di 24 ore è l’ultimo passaggio da effettuare per diventare RSPP: fornisce la preparazione necessaria per gestire la progettazione e la gestione dei processi formativi.
Bisogna possedere i due requisiti minimi ovvero avere un titolo di studio non inferiore al diploma di istruzione secondaria superiore e un attestato che provi il superamento dei moduli A e B.
Conclusione sui Corsi RSPP
Con il superamento dei tre moduli A, B e C l’RSPP potrà inoltre collaborare con il datore di lavoro nella compilazione del Documento di Valutazione Dei Rischi (DVR) e nell’attuazione di tutti gli eventuali cambiamenti strutturali necessari per il raggiungimento di un maggior livello di sicurezza in azienda.
Le aziende sono sempre più sensibili al tema della tutela della salute dei propri lavoratori.
Informazioni tratte da: https://www.hsformazione.it/corsi/19/corsi-rspp-moduli-a-b-c