ponteggio edile

Ponteggi edili: cosa dice la normativa

Il ponteggio edile è parte integrante di qualsiasi progetto di costruzione ed è stato utilizzato da ben prima della moderna ingegneria. Comunemente necessari per accedere alle strutture in quota durante la costruzione, i ponteggi possono servire a molti scopi diversi.

A volte le impalcature vengono utilizzate per supportare i lavoratori e i loro strumenti, altre volte sono necessarie per supportare carichi significativi di materiali da costruzione, come mattoni, blocchi, stucco o calcestruzzo.

Cosa sono i ponteggi edili?

Il ponteggio è una struttura provvisoria che di solito viene utilizzata per dare supporto alla struttura dell’edificio e, allo stesso tempo, funge anche da piattaforma per gli operai addetti ai lavori di costruzione. In base al tipo di lavoro, il tipo di ponteggio può differire.

Le impalcature devono essere ben costruite, solide e resistenti per supportare i lavoratori e vari altri materiali da costruzione posizionati su di essa. L’impalcatura è solitamente costituita da legno o acciaio.

La scelta tra le tipologie di ponteggi esistenti è legata alla specificità del cantiere da allestire: i luoghi, l’opera da realizzare, lo spazio disponibile ecc.

Per fare una classificazione generale, possiamo suddividere i ponteggi edili in tre tipologie.

Ponteggi a tubi e giunti

Questa tipologia consente un’eccezionale versatilità dovuta alla sua natura mobile e “componibile”. Infatti, a differenza dei ponteggi fissi, i ponteggi a tubi e giunti possono essere posizionati in qualsiasi posizioni e a qualsiasi altezza, in modo da creare ogni genere di opera provvisionale in breve tempo.

Questi ponteggi consentono interventi altrimenti impossibili con le tecniche tradizionali. Sono la scelta ideale quando il lavoro richiede resistenza, flessibilità e qualità. Richiedono anche una manutenzione molto contenuta.

La progettazione deve essere tuttavia effettuata con meticolosa attenzione poiché, una volta realizzato, non è possibile modificare l’assetto del ponteggio. Bisogna effettuare una corretta valutazione della superficie di appoggio, il sistema di ancoraggio e l’eventuale presenza e/o la successiva installazione di teli e/o cartelloni pubblicitari.

Trabattelli o ponteggi su ruote

Questo piccolo ponteggio mobile su ruote, usato principalmente per lavori di edilizia o verniciatura in ambito domestico, offre una buona stabilità e versatilità. Costituito da tubi metallici e tavole, risulta di scarso ingombro e, grazie alle ruote, può facilmente essere spostato durante il lavoro consentendo rapidità di intervento. Per via della sua praticità è maggiormente usato nei lavori a breve termine.

Ponteggi a telai prefabbricati

A differenza dei ponteggi a tubi e giunti, i ponteggi a telai prefabbricati sono più facili da trasportare e veloci da montare. Pur essendo meno robusti non hanno la stessa flessibilità del sistema precedente e sono maggiormente indicati per lavori architettonici lineari e meno complessi. Presentano costi più elevati rispetto ai precedenti, ma si ha un notevole risparmio nella mano d’opera considerando la semplicità e velocità di montaggio.

Come sono regolamentati?

Ogni aspetto del ponteggio edile, dalla scelta fino allo smontaggio, deve essere eseguito nel pieno rispetto delle leggi vigenti. Il riferimento normativo per i ponteggi è il D.Lgs. 8 aprile 2008, n. 81 e s.m.i. (noto come Testo unico sulla sicurezza sul lavoro) che al Titolo IV, Capo II tratta i lavori in quota.

Questa legge stabilisce che: “nei lavori in quota, devono essere adottate, seguendo lo sviluppo dei lavori stessi, adeguate impalcature o ponteggi o idonee opere provvisionali o comunque precauzioni atte ad eliminare i pericoli di caduta di persone e di cose”.

Prima della realizzazione di un ponteggio, il proprietario/utilizzatore deve essere munito del “libretto” a corredo di ogni ponteggio che contiene l’autorizzazione alla costruzione e all’impiego rilasciata al fabbricante dal Ministero del Lavoro e lo stralcio della relazione tecnica con le istruzioni per il montaggio, l’impiego e lo smontaggio.

Se il ponteggio viene allestito secondo schemi diversi da quelli previsti dal proprio libretto, allora ogni modifica deve essere formulato un nuovo progetto secondo le istruzioni approvate nell’autorizzazione e riportate nel libretto. Ogni piccola modifica deve essere supervisionata da un professionista abilitato capace di certificare le condizioni di sicurezza.

Conviene noleggiare ponteggi edili?

Sono molte le ditte edili che preferiscono affidarsi al noleggio dei ponteggi, soprattutto nei periodi di maggiore richiesta lavorativa. I costi non sono l’unico motivo che determina questa scelta.

Innanzitutto, affidandosi ad un’azienda specializzata nel noleggio impalcature, si può essere certi che l’intero ponteggio sarà montato rispettando tutti i criteri in materia di sicurezza.

Oltretutto, non sono richiesti investimenti iniziali o costi imprevisti legati alla manutenzione, allo stoccaggio o al controllo dei materiali. Per avere una stima precisa dei costi, e dunque un preventivo accurato, sarà necessario conoscere nel dettaglio la tipologia di ponteggio necessario per un determinato tipo di lavoro, l’altezza e l’estensione.

I prezzi dei ponteggi dipendono principalmente dalla loro estensione al mq e dalla durata del noleggio. Il semplice noleggio può andare da 1€ a 3€ al mq, fino a toccare i 10€ al mq se si aggiunge montaggio e smontaggio. Bisogna poi considerare l’aggiunta di surplus quali reti di protezione, mantovane parasassi, parapetti o impianti antifurto, che fanno lievitare di molto il tariffario.

Costi diversi si registrano inoltre a seconda della città in cui si noleggia il ponteggio. Ad esempio, il noleggio di ponteggi a Roma può variare di diversi euro rispetto ai piccoli centri.

Per avere una quotazione precisa puoi richiedere un preventivo alle aziende edili di ristrutturazione che sapranno aiutarti nel valutare correttamente il costo senza impegno.

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