L’attenzione nei confronti dell’ambiente è sempre più precisa. Esiste oggi una maggiore sensibilità verso l’ecologia e molti consumatori hanno il desiderio di dare il loro contributo alla sostenibilità ambientale anche nella loro vita quotidiana. Tutto ciò implica sicuramente un cambio di abitudini. In fin dei conti basta davvero seguire poche regole e adottare semplici accorgimenti, per avere la possibilità di rispettare l’ambiente e le risorse che ci vengono fornite dalla natura. Tutto questo può derivare anche da un uso più attento dei materiali e degli oggetti che utilizziamo ogni giorno. Ecco perché in questo senso sarebbe opportuno utilizzare le stoviglie ecologiche. Anche i piatti biodegradabili e compostabili hanno la loro importanza, se vogliamo dare un contributo di responsabilità nei confronti del rispetto dell’ambiente.
Che cosa significa piatti biodegradabili e compostabili
Gli eco piatti sono biodegradabili, ma anche compostabili. Sono fatti non in plastica, che può risultare ampiamente inquinante, ma in materiali completamente naturali. Quindi, quando questi piatti vengono smaltiti, non determinano il rilascio di sostanze inquinanti. Sono infatti perfettamente biodegradabili.
Si parla anche di piatti compostabili perché ciò che risulta dallo smaltimento può essere utilizzato anche come humus per il terreno. I piatti biodegradabili sono realizzati in materiali resistenti e ormai sono diffusissimi. Soprattutto vengono utilizzati i piatti fatti in polpa di cellulosa.
È proprio dall’utilizzo di questo materiale che deriva la possibilità di rendere queste stoviglie compostabili. Quindi, dopo l’utilizzo del piatto che è ovviamente monouso, possiamo utilizzare questi piatti ecologici per ricavarne un fertilizzante per il terreno, anche questo di derivazione perfettamente naturale.
Gli svantaggi legati all’utilizzo della plastica
Alcuni sono convinti che la plastica sia molto più utilizzabile. D’altronde è stata sempre proposta come un materiale molto versatile e flessibile. Da sempre siamo stati abituati ad utilizzare i piatti e le stoviglie di plastica anche quando organizziamo una festa in casa o in occasione di un picnic.
Le stoviglie che non sono di porcellana o di vetro possono essere ideali, perché sono pratiche da utilizzare soprattutto nel caso di un pranzo o di una cena informale. Infatti ci limitiamo a gettare i prodotti monouso dopo l’utilizzo e non dobbiamo fare la fatica di lavare il tutto.
Ma continuare ad usare i piatti in plastica, quando abbiamo le alternative ecologiche, è proprio un errore. Gli elementi di cui è composta la plastica infatti non sono facilmente decomponibili.
La plastica è formata da molecole unite di carbonio, idrogeno e ossigeno, che la natura non riesce a scindere facilmente. Per questo, quando viene smaltita, passa moltissimo tempo prima che possa decomporsi del tutto. Nel frattempo tutto ciò provoca dei gravi effetti in termini di inquinamento.
È proprio sbagliata l’idea di consumismo sottesa all’utilizzo di questi prodotti. Non pensiamo infatti spesso a quanti danni possano fare i prodotti di plastica.
In fin dei conti la plastica oggi è un materiale utilizzato un po’ dappertutto, anche per mettere a punto bottiglie di acqua, di detersivi e poi gli imballaggi. Sarebbe decisamente più utile e più naturale utilizzare gli eco piatti, che uniscono la praticità e la versatilità tipiche dei materiali plastici all’opportunità di dare una mano al rispetto dell’ambiente.
È davvero molto importante combattere l’inquinamento a livello globale da un uso smodato della plastica. D’altronde non bisogna dimenticare che non è neanche vero che spesso abbiamo prezzi più concorrenziali ed economicamente più bassi rispetto ai prodotti ecologici.
Infatti oggi esistono molte aziende specializzate nella produzione di eco stoviglie che sono in grado di offrire la qualità a prezzi molto accessibili. Essere informati su queste opportunità che abbiamo per contribuire alla sostenibilità ambientale fa parte della responsabilità individuale e collettiva, elemento che non deve essere sottovalutato.