La ricerca di uno strumento di investimento sicuro e affidabile non può che condurre verso i conti di deposito, i quali possono essere equiparati da questo punto di vista ai conti correnti: in entrambi i casi, infatti, i depositi fino a un limite massimo di 100mila euro sono protetti grazie al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi. Ciò vuol dire che se anche la banca presso la quale è stato depositato il denaro dovesse fallire, o comunque non si trovasse nelle condizioni di rispettare i propri impegni sul breve periodo, le somme fino a 100mila euro sarebbero rimborsate. Tutti i conti di deposito che non superano questo tetto sono sicuri al 100%.
Come scegliere il conto deposito migliore
Uno degli aspetti più importanti di cui è bene tenere conto nella scelta del conto deposito riguarda la presenza o meno del vincolo. Si distingue, infatti, tra conti vincolati e conti liberi: i primi sono così chiamati perché prevedono che l’importo in denaro che viene depositato non sia più disponibile – in quanto vincolato, appunto – fino alla scadenza del termine che è riportata nel contratto. I rendimenti di un conto vincolato sono più elevati rispetto a quelli di un conto libero: quest’ultima tipologia, però, offre un vantaggio importante, che è quello che permette al cliente di disporre del proprio denaro quando e come vuole.
Quanto dura il vincolo?
Nel caso in cui si decida di optare per conti di deposito, è necessario decidere la durata del vincolo che si preferisce: tanto più essa è lunga, quanto più elevati sono gli interessi garantiti, e quindi le retribuzioni messe a disposizione. Insomma, quanto più dura il periodo di tempo da cui ci si separa dal proprio denaro, tanto più si viene premiati da un rendimento superiore. Ecco perché è bene focalizzarsi con oculatezza sulla durata del vincolo: un conto è fare a meno di una certa somma per tre o sei mesi, e un altro è rinunciarvi per due o più anni.
Il calcolo del rendimento
Per capire qual è il conto deposito più in linea con le proprie necessità è consigliabile valutare con attenzione i rendimenti che vengono offerti, a proposito dei quali si possono registrare differenze anche consistenti. Nella maggior parte dei casi, le percentuali di interesse che vengono riconosciute dalle banche tradizionali sono contenute, mentre si può beneficiare di rendimenti superiori se ci si rivolge a istituti che hanno la necessità di raccogliere denaro. Il rischio che si corre, rimanendo sotto il limite dei 100mila euro depositati, è lo stesso in tutti e due i casi: quindi tanto vale prediligere il conto che assicura un rendimento migliore.
Come si gestisce un conto deposito?
La semplicità di gestione è uno dei fattori che rendono consigliabile il ricorso al conto di deposito come strumento di investimento finanziario: in molte circostanze, addirittura, tutte le procedure possono essere gestite interamente online, il che vuol dire che nel giro di pochi minuti si ha la possibilità di investire e smobilizzare importi consistenti, ma anche di versare capitali nuovi.
L’ultimo aspetto da considerare in previsione dell’apertura di un conto di questo tipo è la presenza eventuale di penali che dovrebbero essere pagate per rimuovere il vincolo. Nel caso di un conto vincolato, infatti, a volte i contratti possono imporre il pagamento di una penale per il riscatto degli importi versati; più spesso, però, la sola condizione da rispettare consiste nel rinunciare agli interessi che sarebbero stati maturati fino a quel momento. C’è da tenere conto, poi, dell’imposta di bollo che deve essere pagata per il conto: quindi rinunciando agli interessi si andrebbe in perdita, anche se lieve.