Passo dello Stelvio: 200 persone bloccate dalla neve, in corso il salvataggio

Il maltempo non si è abbattuto sull’Italia solo con le forti piogge e il vento, ma anche con la neve, al Passo dello Stelvio ben 200 persone, tra turisti, residenti e albergatori sono rimaste bloccate e isolate per la grande quantità di neve caduta; tanto da dover ricorrere ai mezzi della Polizia e degli elicotteri per riportare a Bormio tutti.

Raggiungere rifugi e case cantoniere

I mezzi di soccorso lavorano senza sosta, ma con estrema cautela per recuperare tutte le persone rimaste bloccate nelle varie strutture della zona a isolate e letteralmente sommerse dalla neve; sono stati messi in campo la fresa di Anas e tutti i mezzi disponibili a trazione integrale 4×4 della Polizia Stradale, i soccorsi sono diretti dal commissario capo Alessandro Grattarola, le squadre ormai da molte ore stanno liberando i tratti di collegamento chiusi dall’abbondante nevicata che non accenna a fermarsi.

Evacuazione

Per organizzare al meglio l’evacuazione delle persone prigioniere della neve è stata effettuata una riunione alla quale hanno partecipato tutte le unità di soccorso; in un primo tempo al Municipio di Bormio e in seguito sulla pista di atterraggio degli elicotteri, sita al campo sportivo del Comune montano. Qui sono state organizzate le varie strategie di soccorso, ovvero via terra e via aerea tempo permettendo. Poi utilizzando la fresa per fare strada è stato dato il via all’evacuazione via terra di un primo gruppo di turisti con i mezzi di soccorso scortati dalle pattuglie della Polizia Stradale.

Le previsioni

Grattarola durante le operazioni di soccorso ha dichiarato: “Le operazioni sono molto delicate e precarie, dipende tutto dalla stabilità delle condizioni meteo. Speriamo di riportare tutti a Bormio in giornata, anche se a certe altitudini non si può mai sapere l’evolversi della situazione. Siamo costantemente aggiornati da Anas e Arpa che monitorano regolarmente le condizioni meteo e del manto nevoso. Il ghiaccio, avendo raggiunto un certo grado di stabilità, non dovrebbe comunque sciogliersi provocando slavine”.

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