Richiedere un mutuo in banca, spesso finalizzato alla ristrutturazione o all’acquisto di un immobile, può essere una pratica più complessa del previsto.
I mutui, infatti, non sono tutti uguali e per scegliere quello più adatto alle proprie esigenze, e perché no più conveniente, bisognerà conoscere almeno le principali tipologie e prendere confidenza con termini come TAEG, tasso fisso o variabile, mutuo ipotecario, fondiario e così via.
Tuttavia, l’impresa è meno ardua del previsto e per approfondire tutti i temi elencati sopra e molto altro basterà consultare il sito di finanza economia24news, uno dei più noti e seri del settore.
Il primo consiglio per chi desidera accendere un mutuo è quello di confrontare le proposte di diverse banche, perché non è detto che la propria, quella dove si ha un conto corrente, sia necessariamente la migliore. I primi fattori da analizzare nella scelta del mutuo sono:
- la tipologia (ad esempio mutuo fondiario o mutuo ipotecario)
- il TAN
- il TAEG
Andiamo per ordine, ed analizziamo nel dettaglio le varie voci.
Mutuo fondiario e mutuo ipotecario: differenze
Il mutuo fondiario può essere richiesto solo in alcuni casi specifici, tra cui:
- acquistare un immobile
- ristrutturare un’abitazione privata
- costruire una casa privata
Uno dei principali vantaggi di questa tipologia di mutuo sono i tassi di interesse più vantaggiosi. Tuttavia, la concessione del credito avviene esclusivamente previa sottoscrizione di una garanzia ipotecaria di primo grado.
Inoltre, la durata del mutuo fondiario sarà generalmente inferiore ai 30 anni e maggiore ad un anno e l’importo del credito concesso non potrà essere superiore all’80% del valore complessivo dell’immobile.
Il mutuo ipotecario tendenzialmente ha una durata tra i 5 e i 25 anni, ma questo fattore può essere variabile e negoziabile con l’istituto di credito scelto. Con questa tipologia di credito, oltre a poter comprare, ristrutturare e costruire un’abitazione si potrà anche rifinanziare un mutuo già esistente.
Stipulando un mutuo ipotecario la banca, in presenza di un notaio, iscriverà l’abitazione nel registro degli immobili, in questo modo qualora non si possa più pagare il mutuo la banca diventerà proprietaria dell’immobile.
TAN e TAEG: cosa sono e come incidono sul mutuo
Capire cosa sono e come funzionano questi due indicatori è fondamentale per comparare al meglio le proposte di accensione di un mutuo.
Il TAN è il tasso annuo nominale e si riferisce, dunque, agli interessi che si pagheranno sul mutuo ottenuto. Questo fattore è molto importante perché è quello che determina a quanto ammonterà la rata mensile, potendo incidere in modo importante sul budget familiare.
Il TAEG invece è il tasso annuo effettivo globale e prende in considerazione tutte le spese accessorie di un mutuo, tra cui:
- spesa per l’istruttoria del mutuo
- costo delle perizie
- spese notarili
- costo polizza obbligatoria di incendio e scoppio
- spese di conto corrente
- costo imposta sostitutiva
Il TAEG, dunque, è un calcolo molto dettagliato e complesso che influisce in modo determinante sul costo effettivo e totale del mutuo da stipulare, per questo motivo è una voce che andrebbe analizzata con cura.
E’ bene ricordare, inoltre, che qualora non si abbiano i requisiti necessari per la richiesta di un mutuo si potrà ricorrere ad un garante, cioè una persona che si impegnerà a garantire per il richiedente del mutuo o accendendo un’ipoteca su un immobile di sua proprietà o garantendo il pagamento delle rate qualora il beneficiario del credito sia insolvente
Questi parametri sono quindi i più importanti da tenere in considerazione quando si desidera accedere un mutuo ed è, attraverso di questi, che si potrà valutare la migliore proposta da parte di una banca.