Il mercato finanziario più grande al mondo è quello del forex: estremamente liquido, esso è attivo per cinque e giorni e mezzo ogni settimana, e si basa sullo scambio di coppie di valute. Gli operatori che si dedicano a questa attività scelgono se investire sulla possibilità che una valuta si deprezzi rispetto a un’altra o sulla possibilità che si verifichi la situazione opposta: per esempio, un ribasso dello yen giapponese rispetto alla sterlina britannica, un rialzo dell’euro rispetto al dollaro americano, e così via. Come ogni tipo di investimento, anche questo presuppone una certa percentuale di rischio, soprattutto per chi non è un esperto del settore: c’è bisogno di una notevole competenza in ambito economico, infatti, per essere in grado di far fronte a tali mercati, anche perché non si può fare a meno di conoscere e di analizzare le politiche monetarie e fiscali dei vari Stati a cui fanno riferimento le diverse valute.
Le criptovalute
Un discorso a parte deve essere compiuto, invece, per le monete virtuali, vale a dire le ormai celeberrime criptovalute: esse non sono centralizzate, il che vuol dire che non sono sottoposte al controllo di governi o istituti finanziari. Le difficoltà incontrate nel mettere in atto le operazioni materiali relative alle valute virtuali hanno determinato un calo consistente dell’entusiasmo che in un primo momento aveva accompagnato tali investimenti; per di più, c’è da tenere in considerazione l’esplosione della bolla speculativa in virtù della quale nel tempo quasi tutte le criptovalute hanno visto calare il proprio valore in misura molto significativa.
Il valore delle monete virtuali
La riduzione così drastica del valore delle monete virtuali si spiega con diverse motivazioni, a cominciare dalla mancanza di un mercato regolamentato, una situazione che mette in allarme una buona fetta di investitori che potrebbero essere potenzialmente interessati. Se l’assenza di regolamentazione del mercato da un certo punto di vista ha contribuito alla diffusione delle criptovalute, in un’altra ottica corrisponde a un vero e proprio limite, in quanto i prezzi vengono definiti in condizioni di scarsa trasparenza: questo vuol dire che si possono verificare oscillazioni di un certo livello in modo imprevisto e, soprattutto, imprevedibile.
I limiti delle criptovalute
Un ulteriore aspetto che è opportuno tenere in considerazione riguarda il fatto che le monete virtuali sono accettate quali mezzi di pagamento in casi molto rari e in pochi contesti, ed è anche per questo motivo che il loro valore è destinato a rimanere incerto, almeno in una prospettiva di lungo periodo. Poiché non è previsto alcun sistema di rimborso, eventuali errori che si dovessero verificare – di carattere tecnologico o dovuti a sbagli umani – non porterebbero ad alcun risarcimento; non c’è protezione neppure contro le frodi. Ecco spiegate le ragioni per le quali le monete virtuali, almeno allo stato attuale, sono sì strumenti di pagamento dalle importanti potenzialità, ma non possono essere ritenute forme di investimento affidabili e in linea con le aspettative e le esigenze degli investitori di piccolo cabotaggio.
Il forex broker con criptovalute conviene?
Pensare di poter diventare ricchi da un giorno all’altro attraverso i forex broker con criptovalute sarebbe sbagliato: non ha senso ipotizzare di lasciare il proprio lavoro sperando che il trading online si trasformi in una miniera d’oro. Questo non significa che non si possa guadagnare, ma solo che per riuscirci c’è bisogno di pazienza ed esperienza: lo studio della materia deve essere lungo e approfondito, fermo restando che una buona dose di fortuna non può certo far male. Il forex dovrebbe essere riservato solo a chi può vantare una grande esperienza, al di là degli operatori professionali, anche quando si tratta di negoziare ethereum, bitcoin e altre monete in versione digitale.