Hashish: come nasce e in cosa è diverso dall’erba?

Come nasce l’hashish? In cosa si differenzia dall’erba? Se ti stai facendo queste domande, nelle prossime righe di questo articolo puoi trovare la risposta.

Cos’è l’hashish?

Quando si parla di hashish, si inquadra un composto derivante dalla resina che si deposita sulle cime della pianta di canapa. Con un nome che deriva dalla lingua araba, ha alle spalle una storia carica di fascino e di mistero. Alcune testimonianze parlano dell’inizio del suo utilizzo attorno al X secolo in Arabia. A tal proposito, è in corso un vivace dibattito. C’è chi, infatti, afferma che sia stato introdotto nella penisola arabica dai Sufi persiani.

Di certo c’è che il suo arrivo in Europa si deve alle campagne di Napoleone Bonaparte in Egitto, iniziate nel 1798. Inizialmente, i soldati ne facevano largo uso in quanto, essendo l’Egitto un Paese islamico, l’alcol era proibito. Per dovere di precisione, è fondamentale rammentare che, nel 1800, Napoleone lo ha reso illegale, in quanto associava il suo consumo ad abitudini di vita tipiche delle classi inferiori del Paese che si affaccia sulle sponde del Nilo.

Come si ottiene?

A questa domanda non si può dare una risposta univoca. Tutto, infatti, dipende dalla zona del mondo in cui viene prodotto. Esistono infatti diverse tecniche a cui fare riferimento. Quella tipica di Paesi come il Marocco o l’Egitto, prevede, come primo step, il taglio e la raccolta delle piante mature. Queste ultime vengono poi chiuse in delle buste e scosse, così da estrarre la resina. Nel caso della tecnica tipica della zona dell’India, invece, non è prevista la fase di taglio delle piante. Il processo si contraddistingue per lo sfregamento delle infiorescenze tra le mani, direttamente nei campi. Il passo successivo consiste nel fatto di modellare la resina creando delle forme simili a quella di una pallina.

Da non dimenticare è anche la tecnica olandese, che fa uso di acqua e ghiaccio. Le temperature molto basse, infatti, permettono di ottimizzare il processo di separazione tra le cime e le infiorescenze.

Hashish ed erba: le differenze

Passiamo ora a parlare delle differenze tra l’erba e l’hashish. Quando si chiama in causa la prima, si inquadrano le infiorescenze di cannabis, che possono essere utilizzate subito o impiegate per la realizzazione di altri prodotti. Giusto per fare un esempio, ricordiamo il caso dell’olio di CBD, che prevede la decarbossilazione delle infiorescenze, processo grazie al quale è possibile attivare i composti chimici tipici della pianta.

L’hashish, come già detto, è la resina presente sulle cime, che può essere separata dalla pianta con procedimenti sia manuali sia meccanici. Il principale riferimento per la sua assunzione è il gesto del fumare. Quest’ultimo, può essere concretizzato con diversi mezzi. Tra questi, è possibile citare la pipa in vetro, ma anche il bong.

Dove si può acquistare hashish legale?

Dove fare shopping di hashish legalmente? Nel caso del nostro Paese, il punto di riferimento sono gli store fisici e gli e-commerce che vendono prodotti a base di canapa con caratteristiche rispondenti alle linee guida della Legge 242/2016. Questo testo normativo, entrato in vigore nel gennaio del 2017, ha reso legale in Italia la canapa – e i prodotti da essa derivati – caratterizzata da un dosaggio di THC molto basso. Il principio attivo psicoattivo per eccellenza è presente in quantità estremamente ridotte, pari allo 0,2%. Per dovere di completezza, è il caso di ricordare che il legislatore ha introdotto una soglia di tolleranza pari allo 0,6%. Il motivo? L’oggettiva difficoltà, da parte dei produttori, nel mantenere il primo limite.

L’hashish legale – che se acquistato online viene consegnato tramite pacco anonimo – è caratterizzato da un’alta quantità di CBD, caratteristica che lo rende un rimedio utile per favorire, in maniera naturale, un piacevole stato di relax.