La progettazione di edifici e città cambierebbe radicalmente se non ci fossero gli impianti di elevazione. Parliamo, in maniera particolare, degli ascensori. Trattasi di macchinari che, del resto, oltre a semplificare la vita, si rivelano utili e necessari per permettere anche ai soggetti affetti da problematiche motorie di raggiungere i piani più alti di uno stabile. A prescindere dalle esigenze delle persone, però, e anche dalle altezze che l’ascensore percorre, il mezzo si rivela particolarmente pratico in contesti particolarmente disparati.
Non a caso, la sua presenza è in grado di aumentare il valore dell’immobile in cui opera, abbattendo le barriere architettoniche ed il carico di lavoro sull’utilizzatore. Oggi, gli impianti di elevazione vengono utilizzati un po’ in ogni contesto. Si va dai condomini alle strutture pubbliche e lavorative, fino ad arrivare alle case private sviluppate su più livelli e ai palazzi storici.
È chiaro, dunque, alla luce dei presupposti, che di ascensore non esista una sola tipologia e che, la sua scelta, sia condizionata da diversi fattori, per lo più tecnici e strutturali. Data l’importanza dell’investimento, quindi, vi consigliamo di sviluppare un background utile sulla scelta tra impianti di elevazione attraverso questa guida e di rivolgervi a realtà esperte di settore per la loro installazione. Ad esempio, Reggiana ascensori propone la vendita e la manutenzione di ascensori delle più famose marche a Sassuolo e zone limitrofe.
Ascensori idraulici
Nelle prossime righe, andremo a scoprire le caratteristiche tecniche dei vari tipi di impianti di elevazione. Iniziamo dalla più diffusa in Italia, quella degli ascensori oleodinamici. Essi trovano applicazione negli edifici residenziali, dove è possibile trovare un punto d’incontro tra performance e costi. Il movimento dell’ascensore viene, qui, ottenuto attraverso il moto di un pistone idraulico collegato ad una centralina dell’olio con una tubazione in cui far scorrere il fluido in pressione.
Le macchine oleodinamiche necessitano di un locale macchine adiacente al vano corsa. Qualora non fosse possibile, allora si potranno contenere le apparecchiature meccaniche ed elettroniche necessarie in un armadio apposito. Questi ascensori non sono molto veloci, ma i costi sono molto contenuti e l’ingombro è ridotto. Si usano negli edifici in cui è richiesta una portata elevata.
Ascensori elettrici
Continuiamo con gli ascensori elettrici che vengono azionati mediante l’utilizzo di un argano che trasmette movimento alla cabina con l’aderenza delle funi. Il motore, qui, viene posto alla sommità del vano corsa. In fase progettuale, poi, bisognerà andare a prevedere il posizionamento del locale del macchinario, al fine di delimitare con una soletta l’estremità superiore del vano. Essa dovrà, inoltre, sopportare tutti i carichi a cui l’impianto è soggetto. Gli ascensori elettrici sono consigliati negli edifici in cui vengono richieste velocità elevate, venendo messe a disposizione di un pubblico ampio. In generale, i suddetti impianti si trovano negli uffici pubblici, nelle strutture alberghiere e negli ospedali.
Altre tipologie di ascensori
Una volta distinte le due macrocategorie degli impianti di elevazione, risulta importante citare le altre tipologie di ascensori. Innovativo per le dimensioni ridotte, l’ascensore senza locale macchine si rivela perfetto per ottimizzare gli spazi venendo, molto spesso, adoperato nelle case private. Alla stregua del modello appena citato, abbiamo i mini-ascensori, perfetti per ristrutturare vecchi edifici. Essi sono molto versatili e poco ingombranti.
Negli uffici e nei centri commerciali, invece, una delle scelte migliori può essere rappresentata dagli ascensori panoramici. Realizzati in cristallo per esigenze di design, vengono azionati, solitamente, in modo elettrico. Negli edifici ad alto traffico di visitatori, poi, occorre optare per ascensori extra large, con meccanismi robusti ed affidabili. Spesso, in questo caso, si opta per ascensori a trazione elettromeccanica o elettroidraulica. Citiamo, infine, i più piccoli montacarichi.