Nel mondo del mercato vige la legge del più forte. E spesso anche del più furbo, inteso in senso di più scaltro, più smart, insomma chi riesce a sfruttare meglio le proprie qualità. In questo contesto la competizione è una logica conseguenza, anche positiva, se leale.
Il problema, però, è che spesso si verifica una concorrenza sleale. Tu ci hai messo tanto tempo (e soldi) per avviare la tua impresa e ora qualcuno venuto dal nulla sta minacciando il tuo equilibrio e i tuoi guadagni.
Dal punto di vista giuridico, costituiscono atti di concorrenza sleale tutti quei comportamenti illeciti messi in atto da una persona o un’azienda creando indebite posizioni di vantaggio nei confronti dei propri competitor oppure per danneggiarli con l’obiettivo di incrementare il proprio profitto, a tal proposito approfondisci come fre profitto sul sito eticambio.it. Vuoi stare a guardare o pensi di dover correre ai ripari?
Ecco alcuni consigli per difendere la tua attività dalla concorrenza sleale.
- Chi ha tempo non aspetti tempo. Ti sei accorto che qualcuno che qualche notizia sulla tua società è trapelata all’esterno o che ci sono in giro prodotti che millantano le stesse caratteristiche dei tuoi e magari a un prezzo sotto costo? Non aspettare che la situazione prenda una brutta piega. Ammazza il mostro quando è piccolo. E inizia a tutelarti con una diffida stragiudiziale chiedendo all’impresa concorrente di interrompere immediatamente questo comportamento illecito.
- Anticipa la giustizia. Mettiti al riparo da danni economici più gravi rivolgiti a un giudice per ottenere un provvedimento cautelare urgente intimando la sospensione del comportamento fraudolento dell’azienda competitor.
- Fallo sapere al mondo intero. Metti alla berlina il ‘vizietto’ dell’altra azienda. Oggi abbiamo molti più mezzi (ti dicono niente i social network?) per farlo e ti assicuro che notizie negative supportate da fatti veri, reali viaggiano alla velocità della luce, anzi, oserei dire, che possono diventare virali. Che il tuo competitor ti sia prevaricando con atti di confusione, atti di denigrazione, dumping, storno di dipendenti, sviamento di clientela, tutti dovranno sapere, soprattutto i suoi clienti (ex tuoi) che il suo comportamento è scorretto e illegale. Naturalmente questo è un passo da fare una volta che il giudice abbia avvalorato la tua tesi che la tua impresa è vittima di concorrenza sleale.
- L’unione fa la forza. Chiedi l’intervento di un perito di parte che dimostri i danni che stai subendo da mancato guadagno in maniera inequivocabile e metti tutto in conto, Avrai tempo di rivalerti anche a livello economico.
- Recupera i costi. Difendi la tua impresa, i tuoi prodotti, il tuo marchio mettendo mano al portafoglio e recuperando i costi che hai dovuto assorbire per tutelarti. Fai una nota spese di tutto, effettua i pagamenti con la causale “danno emergente da concorrenza sleale” cioè il danno economico subito a causa della concorrenza sleale.
Purtroppo si registrano sempre più spesso casi di Concorrenza Sleale che finiscono per intaccare il libero mercato e a ledere l’impresa che ne patisce le conseguenze economiche e di immagine.
Pensi di essere vittima di concorrenza sleale e già hai messo in pratica tutti i nostri consigli risolvendo poco o niente? E’ ora dell’artiglieria pesante. Fai rispettare i tuoi diritti.