Come si beve un buon whisky? Quando si sceglie di degustare del whisky è necessario capire anche come berlo per evitare che si rovini il suo sapore o i suoi profumi. Sicuramente il primo passo è scegliere un prodotto di alta qualità, come ad esempio tutti i whisky della Johnnie Walker che hanno un blend molto apprezzato. Dopo aver scelto il whisky da bere bisogna scegliere il bicchiere e il modo in cui servirlo. Vediamo insieme alcuni consigli.
Quali sono i bicchieri da utilizzare per bere il whisky
Quando si beve whisky è necessario scegliere il giusto bicchiere. I bicchieri migliori per riuscire a degustarlo sono poco ampi, come ad esempio il Glencairn Glass, il calice a tulipano o la cupita da whisky. Non essendo un vino, non bisogna passare troppo tempo ad annusare questa bevanda prima di berlo, i profumi infatti grazie a questi bicchieri sono concentrati, non si disperdono e vengono subito avvertiti. Una volta averlo leggermente annusato si può iniziare a bere e sorseggiare il proprio whisky.
Bere il whisky liscio o con acqua?
Il whisky liscio è sicuramente la scelta migliore per riuscire ad apprezzare appieno questo distillato. Il primo passo è bere dell’acqua per riuscire a pulire la bocca da qualunque sapore, dopo di ché si annusa il bicchiere mantenendo aperta la bocca, ripetendo il tutto per tre volte. Dopo averlo annusato al meglio si inizia a degustare pian piano.
Ci si chiede se sia giusto o meno bere il whisky allungato con l’acqua. In realtà, secondo quanto dimostrato, un goccio d’acqua permette di abbassare leggermente la gradazione alcolica, liberando le molecole idrorepellenti che sono quelle più aromatiche. Dunque, diluendo leggermente il whisky con l’acqua è possibile avvertire più facilmente gli odori e i profumi che sprigiona.
Whisky on the rocks: perché non berlo mai?
Nonostante sia molto famoso il whisky on the rocks ossia con il ghiaccio, in realtà questa è una soluzione che non bisognerebbe mai adottare se si vogliono apprezzare davvero il suo sapore. Infatti, il ghiaccio rovina i distillati, come il whisky, e porta a percepire meno il gusto e i profumi che sprigiona. Il whisky dunque dovrebbe essere bevuto a una temperatura che va dai 18 ai 20 gradi, in questo modo non lo si mortificandolo con uno shock termico.
Quali sono i migliori cocktail a base di whisky?
Il whisky si adatta anche alla preparazione dei cocktail. Infatti, ci sono tantissimi cocktail che si possono degustare con il whisky. Vi illustriamo alcuni dei più famosi.
1. Old Fashioned
Sicuramente, uno dei cocktail più conosciuti a base di whisky è l’Old Fashioned. Questo si prepara con una miscela di whisky, zucchero e angostura. Al posto dello zucchero è possibile anche scegliere di utilizzare del miele. Per la sua preparazione basta miscelare in modo delicato in un bicchiere tutti gli ingredienti.
2. Whisky Sour
Un altro cocktail che si può preparare con questo distillato è il whisky sour. Questa bevanda ha un sapore fruttato e caramellato in quanto si prepara unendo al whisky, il barbon, l’albume d’uovo, il succo di limone e lo zucchero.
3. Il Manhattan
Il Manhattan è un cocktail sofisticato che prevede l’unione del whisky con del vermouth rosso, dell’angostura, una ciliegina al marsala e della buccia di limone.
4. Mint Julep
Infine, negli Stati Uniti è molto famoso un cocktail che prende il nome di Mint Julep. Questo è un tonico rinfrescante famoso principalmente nella zona del sud degli USA. Per prepararlo bisogna miscelare lo sciroppo alla menta con del ghiaccio tritato, e infine aggiungere il whisky e il barbon, per ottenere un cocktail rinfrescante.
Naturalmente, il whisky usato per preparare i vari cocktail, perde in parte le sue note aromatiche. Per questo motivo, il metodo migliore per degustarlo e apprezzarlo è bevendolo liscio.