Oggi nel nostro paese, affidare i propri soldi a una banca è diventato, più di ieri, una scelta da valutare con attenzione viste le nuove disposizioni in materia di bail in. Le banche da sempre ricoprono un ruolo cruciale nel nostro mondo economico: oltre a gestire i pagamenti con i mezzi elettronici le banche propongono numerosi ulteriori servizi presso gli sportelli: per avere le informazioni aggiornate sugli orari banche è sempre bene consultare online l’orario di apertura e quello di chiusura della propria banca, visto che non tutte le banche seguono i tradizionali orari di apertura
Per bail in, si intende il fallimento interno degli istituti di credito. Questa normativa recente, imposta dalla Banca Centrale Europea e dagli accordi previsti dalle ultime direttive di Basilea, cambia decisamente le regole del gioco. Infatti, le banche che, fino all’introduzione delle nuove regole, erano ritenute soggetti non fallibili, ora lo divengono. Così, in caso di default esse dovranno far fronte alle proprie perdite usando una parte del proprio patrimonio, circa un ottavo.
Tale patrimonio comprende comprensibilmente anche quello dei clienti, che in quella banca hanno investito e depositato i propri risparmi. Nello specifico il cosiddetto bail in prevede che l’istituto di credito dichiarato fallito debba andare ad attingere per la copertura delle proprie perdite, innanzitutto, negli investimenti azionari e nei prestiti obbligazionari subordinati; se il capitale derivante da questi due strumenti che fan parte del patrimonio dell’istituto di credito non fosse sufficiente, si dovrà attingere ai prestiti obbligazionari ordinari; poi, solo successivamente, alle giacenze di conto corrente per un importo superiore ad euro centomila.
Lo scandalo relativo alle quattro banche dell’Etruria, che ha portato alla luce il collocamento di prestiti subordinati anche a coloro che non avevano un profilo di investimento in linea con quel rischio, ha allarmato i clienti depositanti ma non solo. Questa situazione ha evidenziato prospettive catastrofiche per il nostro sistema bancario, generando nell’opinione pubblica un’attenzione molto più alta di quella prestata in passato. Inoltre, note sono anche le recenti vicende che hanno colpito le banche venete, Popolare di Vicenza e Veneto Banca, dichiarate insolventi e salvate grazie all’intervento dello Stato. Il governo, infatti con apposito decreto legge ha provveduto al contestuale accoglimento della proposta di Intesa San Paolo. Questa vicenda, ha ancora di più manifestato quanto sia sottovalutata la debolezza dei nostri istituti di credito.
Ma come valutare allora qual è la banca nella quale nostri risparmi sono maggiormente al sicuro? Certamente i grandi gruppi, come appunto Intesa San Paolo, danno segnali finanziari migliori di altri. Lo stato di salute di una banca lo si evince dal suo bilancio, e le voci a cui porre più attenzione sono soprattutto quelle dalle quali risultano gli indici patrimoniali e quelli di liquidità. Intesa San Paolo, Banche Generali e Banca Popolare dell’Emilia Romagna sono tra le banche con maggiore notorietà, quelle al momento più solide. Vi sono poi altre banche, la cui attività è orientata maggiormente alla raccolta e agli investimenti, caratteristiche che le rendono particolarmente solide. Si citino, ad esempio, Banca Leonardo, Banca Progetto e le banche di credito cooperativo.