Allarme insulina: nel 2030 il 50% dei diabetici ne sarà sprovvisto

Insulina e approvvigionamenti, il problema si presenterà in maniera grave nel 2030; infatti la crescita dei casi di diabete di tipo 2 è stimata per quell’anno di un buon 20% (ovvero tra dodici anni esatti)  oggi le statistiche contano circa 406 milioni di malati, nel Mondo; una cifra molto alta e in futuro pare che le scorte di insulina non saranno in grado di soddisfare la richiesta. L’ormone che regola la glicemia sarà necessario a 79 milioni di nuovo diabetici tra dodici anni ma non sarà gli possibile ottenerla, infatti nel 2030 si pronostica che il numero globale salirà a 551 milioni di diabetici.

Lo studio americano

L’informazione è stata diffusa sulla rivista The Lancet Diabetes & Endocrinology e fa riferimento a uno studio condotto da Sanjay Basu, della Stanford University in California in collaborazione con ricercatori dell’Università di Ginevra. Agostino Consoli, della Università degli Studi “G. d’Annunzio” di Chieti in provincia di  Pescara e presidente della Società Italiana di Diabetologia ha cosi spiegato  e commentato lo studio dei colleghi americani: “Si tratta di un lavoro molto interessante, tuttavia le stime degli autori dello studio sono basate sullo scenario meno ottimistico e cioè sull’idea che nulla cambi da qui al 2030, ma già di recente alcune ricerche hanno evidenziato che in paesi come la Finlandia la curva del diabete comincia ad appiattirsi, cioè i casi smettono di aumentare Certo però non è così nei paesi emergenti dove il tasso di crescita del diabete è più alto e in crescita, quindi è necessario che i costi e l’offerta del farmaco siano adeguati per questi paesi”.

Pronostici e possibilità

Lo studio statistico americano ha voluto sottolineare un  quadro globale sul fabbisogno futuro mondiale di insulina tra 12 anni, considerando che è un farmaco costoso e che il mercato mondiale dell’insulina oggi è dominato solo da tre grandi gruppi produttori; e tenendo conto del fatto che  i ricercatori hanno stimato i casi di diabete di tipo 2 in 221 paesi  tra 2018 e 2030 concludendo che saranno cosi numerosi da non poter ricevere tutti la cura. Ha commentato il problema anche Sanjay Basu:“I livelli attuali di accesso all’insulina sono fortemente inadeguati rispetto al fabbisogno stimato, in particolare in Africa e Asia. Il Nord e il Sud del mondo restano purtroppo molto distanti anche su questo fronte. Infatti se nei paesi occidentali è auspicabile che l’uso di insulina si possa ridurre nel prossimo futuro, grazie alla disponibilità di molecole innovative alternative all’ormone, è certo che questi farmaci sono improponibili nei paesi emergenti dove già l’insulina può essere un lusso. E poi si consideri che anche gli interventi di modifica degli stili di vita sono costosi. Per questo e’ importante porsi il problema della probabile “ingravescente difficoltà di accesso all’insulina nei paesi più poveri”.

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