Cosa è la dislessia, quali i suoi sintomi e come fare per affrontarla e risolverla? Questi interrogativi sono nella mente delle mamme e papà dei bambini dislessici. Cerchiamo di affrontare l’argomento dandoti alcune indicazioni.
Cosa è la Dislessia
La dislessia è un disturbo che colpisce una quantità elevata di bambini e, se non riconosciuta e trattata, può costituire uno svantaggio per questi bambini. Colpisce tra l’8 e il 10% dei bambini in età scolare, quindi ha un’incidenza importante anche dal punto di vista numerico.
Colpiti sono soprattutto i maschietti in proporzione di tre contro uno e si caratterizza con difficoltà di lettura ed apprendimento. Come detto, se adeguatamente curata non costituisce un problema per il pieno recupero delle normali capacità e questo è più facile e rapido quanto prima viene diagnosticata e curata.
La Dislessia non comporta affatto un handicap se curata, tanto che diversi personaggi famosi ne sono stati affetti, alcuni per tutti, Jennifer Aniston, Tom Cruise, Robin Williams, Will Smith e molti altri che nessuno può certo ritenere persone meno capaci di tutti gli altri.
I Sintomi della Dislessia
Generalmente si riesce a porre la diagnosi di dislessia intorno ai 7 anni, quando le difficoltà nella lettura e nell’attenzione si rendono maggiormente evidenti nel percorso scolastico. Queste difficoltà si evidenziano anche in un certo deficit di apprendimento.
Il bambino evidenzia difficoltà nel decifrare le parole e nella comprensione del testo appena letto. Nel corso della lettura spesso il bambino tende a leggere parole inesistenti, di fatto, partendo da solo alcune lettere delle parole stesse.
Il bambino tende a confondere singole lettere di grafia simile, ad esempio la M e la N , la D e la B oppure lettere con fonia simile come la I e la V. Nello stesso modo avrà la tendenza ad invertire le sillabe nella parola, “Carpa” per “Capra” o ne aggiungerà di inesistenti.
Le difficoltà nella lettura, che il bambino diviene consapevole di avere, possono anche portare frequentemente a rifiutare di leggere, come reazione.
La dislessia nell’adulto
Se la dislessia non viene riconosciuta come tale e curata durante l’infanzia, non scompare con l’età adulta, manifestandosi con difficoltà nell’esprimersi, nel formulare frasi e organizzare le idee. Si può, in sostanza, definire la Dislessia come un disordine mentale della persona, del bambino.
Questa la si ritrova nell’adulto, se non trattata, con difficoltà nella vita quotidiana, soprattutto a livello relazionale, dal momento che la persona, a disagio, tenderà a rifuggire il rapporto con gli altri.
I segnali della dislessia nel bambino
Alcuni segnali, pur non essendo in assoluto indicatori di dislessia, dovrebbero far nascere dei sospetti nei genitori:
- Il bambino non pronuncia nemmeno una parola passato l’anno di età
- Mescola i suoni delle parole, non riuscendo ad organizzarle
- Oltre i 4 anni di età non riesce a trovare una rima tra le parole che pure conosce
- Ha difficoltà a gestire lo spazio, confondendo sopra e sotto, destra e sinistra eccetera
- Fa fatica ad imparare le lettere dell’alfabeto, riuscendo talvolta in questo solo con l’aiuto di una filastrocca
La diagnosi a 4 o 5 anni
Molti dei segni descritti sopra sono evidentemente rilevabili intorno ai 7 anni mentre in età inferiore si può sospettare una dislessia se:
- Ha difficoltà a muoversi al ritmo della musica e, in generale, di carattere motorie
- Ha ritardo del linguaggio
- Ha difficoltà nell’ascolto e si nota una difficoltà di attenzione
- Non ricorda i contenuti ad esempio delle storie. Questo si evidenzia anche in ritardo del linguaggio con l’evidenza di difficoltà nell’organizzazione dei disegni, delle figure.
I bambini dislessici necessitano di avere un aiuto, un lavoro di squadra tra insegnanti, psicologo e famiglia. Occorre innanzitutto scartare ogni ipotesi di problema fisiologico o patologico, deficit neurologici, uditivi, visivi.
Utile il supporto di un logopedista e talvolta anche di un neuropsichiatra infantile.