Uccisa brutalmente, ma prima stuprata e torturata; questa è stata la fine atroce della giornalista bulgara Victoria Marinova, il cui cadavere è stato ritrovato nei pressi di un molo sul fiume il Danubio, gettato tra i cespugli, in una località chiamata Ruse a metà strada tra Bulgaria e Romania.
Giornalista impegnata in inchieste
Victoria Marinova era impegnata in inchieste finalizzate a smascherare illegalità, corruzioni e scandali di vario tipo, di recente aveva lanciato accuse precise al Gruppo industriale Gp Joint, l’azienda si occupa della distribuzione di gas e petrolio; la giornalista 30enne di Tvn non temeva le ritorsioni, infatti era già stata minacciata ma non aveva interrotto la sua attività; ora gli inquirenti vogliono appurare se la morte della donna sia un semplice delitto a sfondo sessuale o se in qualche modo c’entri il suo lavoro; la Marinova era senza dubbio un personaggio scomodo le hanno voluto chiudere la bocca, o è stata solo vittima di un folle?
Ritrovamento
Il cadavere è stato trovato nel primo pomeriggio ma la morte risale alla prima mattinata; Victoria Marinova era la direttrice amministrativa e la conduttrice del noto canale TVN, un volto noto e amato in Bulgaria, infatti il Paese è sotto schock per la morte della donna; il suo viso e la sua voce entravano ogni giorno nelle case dei cittadini; la Marinova lascia un bimbo di appena un anno e il suo nome va ad allungare la lista dei troppi giornalisti “scomodi” uccisi dal 2017 a oggi.