La riforma delle pensioni prevista dal Governo M5S-Lega potrebbe prevedere anche un condono sui contributi. Il partito del Carroccio infatti vorrebbe arrivare alla quota 100, con la possibilità di andare in pensione a 62 anni, possedendo 38 anni di contributi. Gli esponenti governativi hanno sempre dichiarato che tutto ciò potrebbe essere attuato mettendo in atto misure di buon senso, dando la possibilità ai lavoratori di vivere tranquillamente anche la loro situazione contributiva.
L’idea della Lega sulla riforma delle pensioni
Ma vediamo precisamente che cosa avrebbe in mente la Lega sulla riforma delle pensioni. Si è svolto un vertice che ha visto impegnati insieme Matteo Salvini, Massimo Garavaglia, Claudio Durigon e Massimo Bitonci.
L’idea sarebbe quella di fare in modo che chi non è riuscito a pagare tutti i contributi possa avere la possibilità di rimediare, usufruendo però di una sorta di sconto.
Da questo punto di vista sarebbe veramente molto importante, come confermano gli ultimi dati a disposizione che sono stati diffusi dall’INPS. Secondo l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale, stiamo assistendo ad una vera e propria emergenza a causa dei contributi previdenziali che non sono stati pagati dai lavoratori.
Si tratterebbe in totale di una mancanza di 11 miliardi, che rischierebbe di provocare un danno erariale eccessivo. L’idea della Lega, quindi, dovrebbe servire anche a rimediare a questa situazione, spingendo gli italiani che non hanno pagato i contributi a versarli, per usufruire dell’opportunità di anticipare l’età della pensione.
Chi potrà usufruire del condono
Secondo ciò che emerge dalle ultime indiscrezioni, potrebbero usufruire del condono dei contributi gli autonomi e le imprese e ci sarà anche uno sconto sul recupero degli anni universitari per i professionisti.
Ancora però non si conoscono tanti particolari della proposta della riforma delle pensioni, ma gli organi di stampa preannunciano che sarebbe una possibilità in più di sicuro per chi ha avuto una carriera lavorativa discontinua.