Rebibbia

Rebibbia: detenuta getta i figli dalle scale del carcere

Una donna, detenuta nella prigione di Rebibbia a Roma, ha cercato di uccidere i figli gettandoli dalle scale del carcere. La vicenda è avvenuta all’interno dell’area dedicata al nido della prigione. La notizia è stata data dal presidente della consulta penitenziaria, Lillo Di Mauro. I fatti sono accaduti intorno alle ore 12:00 del 18 settembre. Uno dei figli della detenuta, Alice S., nato da soli sette mesi, è deceduto. L’altro bambino, dell’età di due anni, è stato immediatamente portato all’ospedale Bambin Gesù della capitale per essere sottoposto alle cure e si trova al momento in codice rosso.

La dinamica dei fatti

La donna di 30 anni, nata in Germania, si trova nella struttura romana dal mese di agosto perché sta scontando una pena per spaccio di droga e detenzione di stupefacenti. Secondo le informazioni fornite dalle autorità, la donna nella mattina nella stessa giornata avrebbe dovuto partecipare ad un colloquio con i parenti.

Era stata la stessa detenuta qualche tempo fa, a quanto pare, a parlare con il suo legale sostenendo di non avere la possibilità di reggere la situazione di detenzione a Rebibbia e di essere in preda alla depressione.

Poi all’improvviso la tragedia, che ha portato alla morte del più piccolo dei due figli della giovane. Nel frattempo continuano le indagini e le forze dell’ordine stanno ascoltando alcuni possibili testimoni che potrebbero aver assistito ai fatti. Chi sta indagando sulla vicenda a breve ascolterà anche la giovane donna.

Avviate le indagini e un’inchiesta interna

Sono in corso anche da parte dei carabinieri I necessari rilievi che permetteranno di ricostruire l’intera vicenda. Il procuratore aggiunto Monteleone ha riferito che sarà aperta un’indagine per tentato omicidio e per omicidio.

Alfonso Bonafede, ministro della Giustizia del Governo Lega-5Stelle, è andato nella struttura di detenzione romana. Ha partecipato in seguito ad un colloquio con il direttore del carcere e successivamente è andato a far visita all’ospedale nel quale si trova ricoverato il bambino in gravi condizioni.

Bonafede ha spiegato che la magistratura sta attuando tutti i procedimenti necessari per effettuare i dovuti accertamenti e che è stata avviata un’inchiesta interna da parte del Ministero.

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