Shopping online: è boom per gli e-commerce

Tutto cambia nella vita, e oggi cambia anche il modo di fare shopping. È infatti di tendenza oggi fare gli acquisti in rete sulla moltitudine di e-commerce (non solo Amazon) sorti nel corso del tempo.

La mania ha coinvolto anche l’Italia, dove si registrano attività di acquisto molto consistenti: solo nel 2017 le attività che si occupano del commercio online hanno raggiunto un numero pari a 18 mila, un percentuale di + 8.4% rispetto al 2016. Sono poi più di 10 mila i negozi fisici che, dato il progresso della vendita sul web, hanno deciso di aprire una finestra online per la vendita a distanza.

La situazione ad oggi

Grazie dunque all’incremento dell’utilizzo odi Internet, c’è stato un vero e proprio boom degli e-commerce, tra i quali (come per tutto del resto) non sono tardate ad arrivare pratiche competitive da spavento. Di solito la meglio è per i marketplace esteri, che contrariamente alle attività italiane, tendono ad avere un livello fiscale molto più contenuto, il che automaticamente comporta un abbassamento dei prezzi. La qual cosa spinge dunque i compratori a spendere fuori piuttosto che sugli shop nostrani.

Tuttavia anche il nostro paese sta cominciando ad affacciarsi a questa nuova realtà, stringendo i denti, con tutta l’intenzione di volersi immettere competitivamente sul mercato online.

Spesso e volentieri è stato fatto appello al governo Italiano di emanare una webtax in grado di regolare il regime fiscale per gli e-commerce Made in Italy, e prestando la massima attenzione a rischi di abuso e contraffazione. Pericoli questi sempre in agguato su Internet.

Un mercato sempre più concentrato al sud Italia

Il mercato digitale è sempre più in crescita, dal momento che secondo delle indagini condotto dall’Osservatorio e-commerce del politecnico di Milano, gli shop online hanno sempre più consenso tra la gente a patto che siano di dimensione elevate. Ciò vuol dire che un piccolo e-commerce riesce a totalizzare massimo il 5% delle vendite totali in Italia, al contrario dei grandi magazzini virtuali il cui incasso è davvero da capogiro.

Questo sviluppo considerevole si registra in particolare al sud Italia, dove tra il 2012 e il 2017 si è avuto un aumento smisurato delle vendite, oltre le 7500 unità (pari ad una percentuale del 72,6%). Una crescita simile ha coinvolto sì tutta la penisola, ma ha messo in evidenza un incremento maggiore al meridione. Qui infatti, i mercati virtuali hanno vissuto a partire dal 2012 uno sviluppo pari al 116,9%, e solo il 13% quasi in quest’anno (ancora non concluso).

Il boom degli e-commerce per la politica dei resi

Il fatto che la gente si affidi agli shop online è importante dal momento che i negozi tendono ad essere tutti sicuri ed affidabili, con delle regole ferree e che vanno incontro alle esigenze dei loro clienti. Mettono in atto infatti la politica del reso secondo cui il cliente ha dei giorni a disposizione per restituire l’acquisto se non corrisponde ai requisiti richiesti (o se presenta difformità). Portali come disdette360 mettono a disposizione di utenti e internauti guide che insegnano a mettere in pratica il reso di un acquisto in maniera trasparente e senza problemi.

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